martedì 24 marzo 2009

Sponsor in fuga,pubblico in calo:Calcio Sardo in crisi


I sussurri sono diventati vere e proprie grida.Le socetà hanno resistito finchè hanno potuto,poi sono state costrette a calare la maschera.Il calcio dilettantistico sardo è quello maggiormente colpito da una crisi che secondo gli esperti non ha ancora raggiunto il suo appice in Sardegna.Esempi?Ce ne sono a iosa.Ittiri,Terralba,Torres e La Palma sono le situazioni di dominio pubblico,ma il pallone scricchiola anche ad Olmedo,Calangianus,Villacidro,Nuoro e Muravera.Ma è sufficiente guardarsi intorno per capire che buona parte delle società di calcio sarde dilettantisthe risentono di questa crisi.Gli sponsor stanno tirando i remi in barca,e gli enti pubblici non possono più dare nemmeno un euro.Oggi fanno eccezione solo quelle società che possono fare affidamento su imprenditori che hanno risorse proprie da investire.A Olbia c'è Franco Rusconi.a Budoni Giovanni Antonio Sanna,a Sanluri Paolo Pilloni.Basta fare un piccolo salto indietro con la memoria per ricordare che solo l'estate scorsa abbiamo assistito alla morte della Torres e della Nuorese,che dai professionisti sono precipitate tra i dilettanti.Mentre l'anno prima la stessa sorte era toccata al Tempio(dalla C2 alla Prima Categoria).Erano quelli i primi segni di una crisi che ora sta entrando nella fase più critica e delicata e va affrontata con attenzione.
In qualche area si potrebbe pensare a una fusione,magari chiudendo in un cassetto per qualche hanno,le ambizioni e ripartendo dalla base,valorizzando i giovani;ma continueranno comunque,riscoprendo la voglia di fare sport per il gusto di divertirsi.

Da ''La Nuova Sardegna''